L’Unione europea è recentemente intervenuta per modificare la disciplina dual-use, relativa cioè a quei beni, compresi software e determinate tecnologie, che, per la loro natura, si possono prestare a impieghi sia in campo civile che in campo militare.

 

Per questo motivo, al ricorrere di determinati requisiti, tali prodotti sono definiti come “dual-use”, o “a duplice uso”, e la loro circolazione è oggetto di particolari controlli da parte delle autorità nazionali competenti.

 

A livello unionale – a partire dal 9 settembre 2021 – la circolazione internazionale dei beni a duplice uso è disciplinata dal nuovo Reg. (Ue) 2021/821, che ha sostituito il Reg. (Ce) 428/2009.

 

Tale regolamento aggiorna il sistema dell’Unione europea di controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento dei prodotti a duplice uso e si pone l’obiettivo di rafforzare i controlli su un maggior numero di tecnologie duali.

 

Il regolamento obbligherà gli esportatori, che intenderanno richiedere un’autorizzazione globale, all’implementazione di un programma interno di conformità (c.d. “PIC”).

 

L’elenco dei prodotti a duplice uso è stato da ultimo modificato con Reg. (Ue) 2022/1, entrato in vigore il 7 gennaio 2022.

 

Tali modifiche danno esecuzione al previsto programma di aggiornamento periodico dei prodotti soggetti a sorveglianza, in coerenza con i criteri internazionali di sicurezza in continua evoluzione e riguardano principalmente i criteri di verifica, le definizioni e le descrizioni delle merci, la cancellazione e l’inserimento di prodotti nell’elenco.

 

Le aziende dovranno, pertanto, a decorrere dal 7 gennaio 2022 adeguare la propria classificazione dei prodotti a duplice uso al nuovo elenco di cui al Reg. (Ue) 2022/1.